Monthly Archives: Ottobre 2023

Parrucchiere: mestiere a rischio per stress e burnout

Buon ascoltare, spesso un confidente a volte un amico fidato.  Accogliente per antonomasia, il parrucchiere si prende cura dei capelli della cliente e insieme della sua anima trascorrendo migliaia ore l’anno ad ascoltare le clienti durante i servizi di colore o styling. Non sorprende dunque come il 75% * delle donne consideri la visita in salone un momento di self-care non solo per i trattamenti beauty ricevuti.
L’Oréal Professionnel si è interrogata e ha voluto approfondire il tema del benessere sulla categoria dei parrucchieri realizzando due ricerche in 6 Paesi ed evidenziando come la salute mentale sia il bisogno primario** per questi professionisti i quali, nel 65% dei casi *, durante la propria carriera professionale hanno sperimentato ansia, depressione o burnout (stato di stress cronico lavoro-correlato caratterizzato dalla sensazione di completo esaurimento delle proprie energie fisiche e mentali, (fonte l’OMS- L’Organizzazione Mondiale della Sanità). Alla luce di tutto questo L’Oréal Professionnel presenta HEAD UP, un programma per il benessere mentale dei parrucchieri, realizzato con il supporto di  ITACA,  fondazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie. L’obiettivo del progetto HEAD UP è fornire ai parrucchieri un supporto concreto riguardo il raggiungimento del benessere mentale. Nel corso del 2023 verranno realizzati numerosi incontri di formazione che coinvolgeranno sia collaboratori interni al Gruppo L’Oréal sia parrucchieri, top client ed ambasciatori del brand.

*Indagine L’Oréal Professionnel sui canali Instagram del brand su 1,8 Milioni di followers, Marzo 2023
**Indagine L’Oréal Professionnel

Alternative Hair Show di Londra 2023: Ulderico Nasti con Virtual Eden vince il premio AvantGarde

(A sinistra) Il vincitore Ulderico Nasti insieme a Rudy Mostarda Global Vice President di Alternative Hair Show di Londra

Ulderico Nasti, National Ambassador Essential Looks di Schwarzkopf Professional, con creazione Virtual Eden ha vinto l’International Visionary Award nella categoria AvantGarde all’All’Alternative Hair Show di Londra 2023.   

Com’ è nata Virtual Eden?

E’ nata dall’ambizione di esordire con un’installazione artistica nella campagna di “Essential Look” di Schwarzkopf Professional che rimandava all’immagine di una donna la cui bellezza, leggiadria, essenza,  era da rintracciare in un sogno, un giardino utopico, una donna vista da un filtro in grado di esaltarne la bellezza e richiamare alla perfezione. Da quella campagna è nata l’idea della mia Virtual Eden.

Che donna è la Virtual Eden?

Una donna dalla chioma fluttuante, fatta di colori eterei. E se i capelli sono davvero la punta estrema dei pensieri e dei sogni di una donna, volevo riuscirci con la mia personale forma d’arte. Ho fatto sfilare la mia Virtual Eden, un’installazione di capelli che ho raccolto in boccioli bianchi, poi cipria, rosa, glicine. Colori che la donna paradisiaca, effettivamente virtuale o forse, a mio avviso , virtuosa, la descrivono per davvero.  Quando ne ho compreso il potenziale mentre fluttuava in passerella a Bologna, avevo già “urgenza“ di migliorarla , arricchirla … forse è questo il vero senso dell’arte … ricercare ancora! Ricreare ancora! Mi sono voluto mettere alla prova ed ho cercato un posto sotto i riflettori della passerella più ambita per un hairstilyst, alternativo, si intende, quella dell’International Visionary Award. Ho rilavorato su Virtual Eden con la sfida di immaginarla in un arazzo fiammingo, fermarla e poi liberarla da esso. Ho conservato i colori ma stavolta alternato i capelli alle piume, per donargli un carattere antico e insieme dargli una nuova leggerezza; le piume pampas perché per consistenza e significato rendevano immediato l’obiettivo di renderla un’opera d’arte. Come in un arazzo, Virtual Eden è diventata preziosa e leggera esattamente come i fili di seta che compongono un arazzo in uno splendido disegno di donna dai colori di un unicorno e la leggiadria di un uccello . E come in un sogno, siamo finiti in vetta al mondo, ci abbiamo creduto. Ci crediamo ancora.”

 

 

 

 

 

 

 

Henkel Italia celebra 90 anni con una mostra a Milano

Per festeggiare i suoi primi 90 anni, dal 5 all’8 ottobre  2023, negli spazi della Fondazione Riccardo Catella di Milano, Henkel Italia ha organizzato la mostra aperta al pubblico ’90 volte Henkel: la rivoluzione quotidiana’ una rassegna interattiva che ripercorre la storia dell’azienda e dei diversi marchi che fanno parte della vita quotidiana di tutti: dai detersivi, alle colorazioni per capelli, alle colle.

“Con questa mostra vogliamo celebrare i 90 anni di Henkel in Italia ripercorrendo le pagine più significative della storia del Paese, raccontando cosa c’è dietro alle innovazioni che sono entrate nella nostra quotidianità e i valori che le hanno ispirate. La nostra è una storia fatta di piccole, grandi rivoluzioni che hanno migliorato la vita quotidiana rendendo più semplice fare il bucato, prendersi cura dei propri capelli, esprimere sé stessi. Ai più giovani vogliamo trasmettere la passione per l’innovazione che guida l’azienda, fedele allo spirito pionieristico di Fritz Henkel e alla rivoluzione quotidiana che vogliamo continuare a innescare” ha sottolineato durante l’inaugurazione Mara Panajia, presidente e amministratore delegato di Henkel Italia.

Quanto è ritenuto stiloso fare il parrucchiere?

Fare il punto sui problemi della categoria e trovare soluzioni. Ecco l’intento dell’incontro degli Stati Generali dell’Acconciatura promosso dalla CIA (Camera Italiana dell’Acconciatura) il primo ottobre 2023 durante la Milano Beauty Week.

Il settore dell’acconciatura in Italia conta oltre 100mila saloni* e circa 90 imprese di produzione. Gli occupati nei saloni sono circa 200mila (1,7 addetti in media per singola realtà).

Una delle criticità del settore, quella di reperire personale adeguato, è stata evidenziata da Antonio Stocchi, presidente Camera Italiana, che ha fatto presente che: “ Il vivaio di giovani che orbitavano in salone qualche decennio fa è solo un ricordo. Oggi i ragazzi non sono motivati poiché fare il parrucchiere non è un mestiere accattivante e attrattivo. Il nostro compito è che lo diventi valorizzando la creatività, l’estro e il talento; è un mestiere stiloso il nostro, perché va a pari passo con la moda, le tendenze. Per agire in questa direzione è necessario e urgente nel contempo arricchire la qualità dell’offerta formativa, adesso scadente, ingaggiare docenti competenti e stimolanti e dare ai ragazzi la possibilità di esercitare per imparare. Tiziana Chiorboli, vicepresidente della Camera Italiana dell’Acconciatura, propone la valorizzazione dell’affitto di poltrona che ottimizza gli spazi e i costi ed è un’arma contro nell’abusivismo, piaga assoluta della professione. Altro tema caldo è la questione dell’IVA già più volte sottoposta al Governo; una direttiva Europa consente ai paesi membri di abbassarla (fino al 5%) per i servizi alla persona. Altra voce presente all’incontro, quella delle aziende: con Gianni Manzetti che sottolinea come in Italia le aziende lavorino in sinergia con i parrucchieri per dare impulsi di crescita, uno stimolo al cambiamento necessario: aumentare la rivendita, diventare un salone sostenibile (che dà accesso ai crediti bancari) e evolversi digitalmente. Bisogna affidarsi agli esperti del settore.

In chiusura quattro noti acconciatori italiani Pino Troncone, Luca Caron, Tiziano Zucchelli e Francesco Cirignotta hanno raccontalo le loro case history . “Io ho iniziato a 14 anni partendo per Londra qui mi hanno insegnato insieme alla tecnica la disciplina” ricorda Pino Troncone. Francesco Cirignotta, barbiere artigiano con un salone a Milano, ha rimarcato la necessità di elevare questo mestiere ad una formazione universitaria: “Altro che mestiere da ultimo banco… fare il parrucchiere presuppone  conoscenze di tecnica, chimica, tricologia, psicologia, marketing… Perché allora non dare una formazione  adeguata al lavoro che si svolge?”.

Il dibattito serve, ma servono ancor di più le azioni concrete in queste direzioni.

*(dati Infocamere aggiornati a dicembre 2022)