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Cosmetica Italia incontra il mondo politico e le istituzioni

L’incontro, moderato da Cesara Buonamici, vicedirettore Tg5, ha messo
in luce il valore del settore e il prestigio della cosmesi made in Italy nel mondo

Presso la sala Nilde Iotti di Palazzo Theodoli Bianchelli, Camera dei Deputati, Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche (fondata il 6 novembre del 1967 con il nome di Unipro) ha incontrato alcuni rappresentanti del mondo politico e delle istituzioni, in occasione del proprio 50esimo anniversario.

Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia, ha aperto l’evento.

«La cosmesi da sempre si distingue come elemento unificante e universale, capace di andare oltre luoghi, culture ed epoche differenti – ha raccontato Fabio Rossello Gli usi e i gesti legati ai cosmetici appaiono infatti molto simili, tanto da rendere la cosmesi un’arte della cultura umana, tra benessere e cura di sé. Quest’anno all’insegna del motto “Lasciamo il segno”, il messaggio che abbiamo voluto trasmettere è quello dell’uso indispensabile di prodotti cosmetici nella vita di ciascuno, come preziosi alleati del benessere quotidiano degli individui.»

È stata poi la volta di Nadio Delai, sociologo, presidente di Ermeneia, che ha mostrato alcuni dati sul settore, riconfermandone la tendenza aciclica e resiliente, insieme all’attenzione nei confronti del consumatore.

Nonostante la crisi che negli ultimi anni ha colpito l’economia mondiale, infatti, la cosmesi italiana continua a godere di ottima salute, con un fatturato previsto per il 2017 vicino agli 11 miliardi di euro, che salgono a 15 se si considera l’intera filiera. Ottimo anche il fattore occupazione: in Italia la cosmesi impiega 35.000 addetti diretti, che arrivano a 200.000 con l’indotto.

“Il settore vive come caratteristica distintiva una relazione speculare tra produzione, commercializzazione e cliente attraverso un flusso significativo di relazioni a due vie – ha precisato Nadio Delai Tale caratteristica risulta strettamente legata alla tipologia di prodotto, la quale richiede che il mondo dell’industria cosmetica viva pelle a pelle con il consumatore, sia in senso reale, che in senso metafisico. La conseguenza è che l’industria risulta straordinariamente sensibile al cliente e ai relativi bisogni, attese e mutamenti di stili di vita.»

A seguire è intervenuto Luigi Contu, direttore ANSA, che ha presentato L’Italia allo specchio. Volti gesti e storie dei nostri 50 anni, il volume realizzato dall’associazione nazionale delle imprese cosmetiche, in collaborazione con la prima agenzia di stampa italiana, per raccontare la storia del nostro paese negli ultimi 50 anni attraverso libri, film, icone, eventi di cronaca e fotografie storiche, con un occhio di riguardo per la bellezza e il benessere.

«Negli ultimi 50 anni è cambiato radicalmente il modo in cui l’ANSA scrive di bellezza – ha chiarito Luigi Contu Negli anni ’80 era fondamentalmente circoscritto all’estetica, oggi significa molte altre cose. L’ANSA ne racconta gli aspetti economici, d’impresa, i mix frequenti con la moda e l’intrattenimento. E, inoltre, scrivere di bellezza, che come la moda è specchio della nostra società, significa oggi anche raccontare l’evoluzione delle dinamiche sociali, il rapporto tra uomini e donne, persino l’identità sessuale, considerando che in questa epoca fluida anche il make-up incrocia i generi e li supera.»

Nella seconda parte del pomeriggio ha avuto luogo una tavola rotonda, sempre condotta da Cesara Buonamici, che ha visto come protagonisti Fabio Rossello, Presidente Cosmetica Italia, Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere – Cosmoprof, e Raffaello Vignali, Segretario di presidenza alla Camera e Capogruppo AP in Commissione attività produttive.

Il confronto ha rappresentato l’occasione per un approfondimento sull’evoluzione del settore cosmetico e della sua associazione di riferimento dagli anni ’60 a oggi, sulla leadership mondiale dell’Italia nel sistema fieristico della bellezza, grazie a Cosmoprof Worldwide Bologna, ma anche sul valore economico del settore e sull’importanza fondamentale della tutela della salute dei consumatori e della sicurezza dei prodotti nei processi di produzione e distribuzione dei cosmetici.

«Cosmprof ha saputo esportare il suo format da Bologna a Hong Kong e Las Vegas. – ha chiarito Antonio Bruzzone La manifestazione si è affermata come fiera leader nel settore della bellezza, favorendo l’internazionalizzazione delle imprese cosmetiche italiane. Il supporto delle istituzioni resta un elemento fondamentale per il successo della fiera e dell’intero settore che rappresenta.»

“Con la sua eccellenza e la sua crescita costante e anticiclica, quantificabile oggi in ben 15 miliardi di euro, la filiera cosmetica italiana si conferma un importantissimo tassello del made in Italy – ha commentato Raffaello Vignali Un settore, quello della cosmetica, che nel corso degli anni ha saputo innovare e qualificarsi competendo a livello internazionale e trainare la nostra economia facendo ricerca e sviluppo e creando occupazione specializzata, in particolar modo femminile. Un mercato che ha non solo un valore economico ma anche sociale, perché il beauty è sempre più spesso sinonimo di benessere per una platea consapevole del valore della cura della persona e delle scelte di qualità. Una grande realtà, quindi, che Cosmetica Italia interpreta e promuove da tanti anni nel segno di una strategia chiaramente vincente, un’eccellenza del Paese che è certamente necessario sostenere

In conclusione all’evento sono intervenuti Marcella Marletta, Direttore Generale della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute e Ivan Scalfarotto, Sottosegretario allo Sviluppo Economico.

«Cosmetica Italia ancora una volta si presenta con il segno più – ha detto Marcella Marletta – Il settore cosmetico si conferma come un’eccellenza, anche dal punto di vista della salute. Il binomio fondamentale per i cosmetici è lo stesso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: salute e benessere. Abbiamo sempre lavorato insieme alle imprese cosmetiche con grande correttezza e stima reciproca, parlando non solo di innovazione ed efficacia, ma soprattutto di sicurezza.»

«Il settore della cosmesi, che a me piace pensare strettamente connesso con il mondo della moda e più in generale di quello della bellezza made in Italy, è di una potenza evocativa straordinaria e rappresenta perfettamente l’immagine dell’Italia che il mondo ha: eccellenza e ricercatezza – ha concluso Ivan Scalfarotto I numeri che riguardano l’export ne sono un esempio. I nostri imprenditori firmano prodotti diventati veri e propri oggetti di desiderio all’estero: ecco perché comprare italiano significa acquistare un’esperienza: dal total look al make-up. L’export è ciò che ha tenuto in piedi questo paese, anche nei momenti di crisi: l’internazionalizzazione è la nostra carta vincente.»

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che non ha potuto presenziare all’evento, ha dichiarato: «Desidero esprimere il mio apprezzamento per la professionalità e l’impegno mostrati dai protagonisti di questa giornata e di questi anni, in un settore di indiscusso valore economico e sociale, nonché di particolare rilevanza per la salute. Sono, infatti, fermamente convinta del ruolo che la cosmesi svolge per il miglioramento della qualità della vita,attraverso la ricerca costante del benessere personale.»