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Report di mercato
ACCONCIATORI 2023
PIANI PER CRESCERE
HAIR REBORN
Aumento dei costi dell’energia e aggravarsi dello scenario macro economico dovu- SYSTEM
to al conflitto russo-ucraino sono le nuove criticità che si aggiungono al post-pan-
demia e impongono agli acconciatori di mettere in pratica strategie per recuperare i addmino18.com
valori del mercato. Quali sono i piani di azione per il futuro degli acconciatori?
Una recente ricerca condotta dal Centro Studi CNA 2022 “scatta una fotografia”
restituendo le caratteristiche strutturali delle imprese, il rapporto con i dipendenti,
l’orientamento verso gli investimenti materiali e immateriali, le preoccupazioni e
le attese per il futuro.
Acconciatura: settore colpito, ma non affondato
Tra i principali dati si evidenzia come la crisi connessa alla pandemia abbia colpito
duramente il settore: il 50,3% delle imprese a fine 2021 non era ancora tornata ai
valori di fatturato del 2019. Non a caso, tra le aziende che si sono rivolte alle ban-
che negli ultimi anni (ben il 60% del totale degli intervistati), almeno la metà lo ha
fatto per contrastare le difficoltà finanziarie determinate dalla pandemia.
FINALIST
2022
Saloni, buon funzionamento interno
Per contro, al loro interno le imprese sembrano ben funzionare: il 66,1% di quelle Strategic partner Una vera e propria
che hanno dipendenti descrive un rapporto “consolidato e durevole” con lavoratori Hair rivoluzione
che nel 67,8% dei casi dispongono di una qualifica professionale (il dato cresce Product
fino al 76,1% nelle imprese di estetista). per la riparazione
Investimenti sono previsti nel corso del 2022 nei saloni. del capello
1) La partecipazione a corsi di formazione, sia per il titolare sia per eventuali dipen-
denti arriva al 68,7% nel primo caso e al 47,1% nel secondo. danneggiato
2) Una certa attenzione riguarda anche l’acquisto di nuovi macchinari (27,2% delle Il tuo alleato professionale contro i
imprese). danni al capello che si fonda su una
tecnologia innovativa:
3) Infine, occorre considerare positivamente anche il dato relativo alle imprese che 2 power technology:
prevedono di reclutare nuovo personale nel corso del 2022 (13,8%).
Web e social: immancabili strategie di tam tam acidi della frutta + sali minerali
L’approccio delle imprese del benessere al marketing digitale passa prevalente- & caffè verde fermentato
mente per i social network (l’81,3% delle imprese intervistate dispone di profili
social aziendali). Il 43, 2 % ha anche un sito e il 37, 3 % dei saloni è dotato di uno
specifico software o di applicazioni per la gestione della clientela.
Le preoccupazioni creano reazioni
La difficile congiuntura attuale assorbe circa il 75% delle preoccupazioni, toglien-
do spazio a tutti quei problemi di natura più strutturale che da tempo assillano il
settore (dall’abusivismo alla regolamentazione troppo vincolante).
Ma evidentemente
le criticità finiranno per convergere: basta considerare che l’aumento dei costi
(dell’energia ma non solo) costringerà il 53,1% delle imprese a ritoccare al rialzo i
tariffari esponendosi maggiormente alla concorrenza sleale.
Solo il 12,3% degli imprenditori dichiara infatti di non avere in mente nessuna stra-
tegia di contrasto. Per contro, il 50,0% degli intervistati si dice deciso ad aumen-
tare lo standard di qualità dei servizi offerti, il 42,2% intende dedicare maggiore
attenzione alla comunicazione e al marketing, il 41,5% aumenterà il ricorso alla
formazione e all’aggiornamento professionale.
A ben vedere si tratta di strategie fortemente coerenti con tutti gli ingredienti del
profilo identitario di chi opera in questo settore.
Al riguardo, si consideri che “la soddisfazione dei clienti” viene ritenuta la prima
fonte di soddisfazione nel proprio lavoro dal 56,1% degli imprenditori: alzare lo
standard dei servizi offerti significa essenzialmente lavorare per questo obiettivo.
Per un imprenditore che opera nel settore della cura di sé questo elemento assume
un valore fondamentale, che va anche al di là del fatto stesso di aver costruito una
propria realtà imprenditoriale (23,1%), o di poter esprimere la propria creatività
esercitando
una professione prevalentemente manuale e di tipo creativo (16,2%).
In conclusione, questa ricognizione tra gli operatori del benessere evidenzia un
settore nel complesso in buona salute, con una domanda che rimane al momento
solida pur nel quadro di generale incertezza che caratterizza la fase storica attuale. SPONSOR
Solo una caduta della domanda, d’altra parte, potrebbe mettere in difficoltà queste
imprese, che presentano
buoni fondamentali, dispongono di un forte orientamento all’innovazione, godono
di buona fiducia presso il sistema del credito.
Un investimento che si coglie molto bene nell’elevata propensione alla formazio-
ne, sia dell’imprenditore sia delle persone che collaborano con lui.
Quest’ultimo dato, tra l’altro, è coerente con quanto emerge a proposito dei rappor-
ti con i dipendenti, che vengono definiti “consolidati e durevoli” dalla gran parte
dei titolari. D’altra parte la capacità di “coltivare le relazioni” sembra essere un
tratto accumunante e vincente delle professioni del benessere.
SPAIN
Ricerca condotta dal Centro Studi CNA 2022
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