Cosmoprof Asia 2019, la manifestazione b2b di riferimento per l’industria cosmetica nella regione Asia-Pacific, cresce ed è diventata la prima destinazione asiatica, nonché sesta nel ranking mondiale, dell’export cosmetico italiano (244 milioni di euro e una crescita di oltre 23 punti percentuali nel 2018).
Alla fiera, che si è tenuta a Hong Kong a metà novembre, hanno partecipato circa 100 aziende italiane (di cui oltre la metà associate a Cosmetica Italia) per cogliere le interessanti opportunità di business offerte da questo appuntamento della piattaforma Cosmoprof. In occasione della kermesse l’Associazione nazionale imprese cosmetiche promuove una Collettiva Italia (hall 1E e 5G presso HKCEC e hall 6 presso AWE) e, in collaborazione con ICE Agenzia, ha curato azioni di promozione a sostegno del made in Italy e dell’attività degli espositori italiani.
«L’Asia si conferma un’importante area di destinazione del cosmetico italiano: nel 2018 il valore dell’export verso il continente asiatico è stato di 874 milioni di euro (+4,1% rispetto all’anno precedente) pari al 18% delle esportazioni di cosmetici made in Italy nel mondo – commenta il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti – Si tratta di un mercato con interessanti prospettive non solo per i grandi volumi generati, ma anche per i costanti ritmi di crescita».
Accanto a Hong Kong, tra i mercati di sbocco dell’area asiatica, emerge la Cina dove l’export cosmetico italiano segnala un’ottima performance (+19,3% nel 2018 per un valore di circa 63 milioni di euro); valori vicini a quelli relativi al mercato cinese sono registrati anche per le esportazioni italiane verso Giappone e Singapore, seppur in contrazione rispetto all’andamento dell’anno precedente. Marginali per peso a valore, ma strategiche per l’ottima crescita dell’export cosmetico italiano, risultano invece l’India, +22,8%, la Thailandia, +12,1%, e l’Indonesia, +29,6%. Uno sguardo alle tipologie di cosmetici più richieste sul mercato asiatico conferma l’orientamento verso prodotti per la cura viso e il make-up che valorizzano il candore della pelle, soprattutto in Paesi come India e Cina. In alcuni mercati, come Corea del Sud e Giappone, guadagna appeal il claim “illuminante”: nella propria offerta l’industria sta proponendo cosmetici “multifunzione”, che accanto al ricercato effetto sbiancante uniscono benefici legati alla luminosità del viso, in queste aree associata a un aspetto sano e di benessere.
A Hong Kong la prima categoria di cosmetici esportata dall’Italia è quella dei prodotti per viso e corpo che nel 2018 hanno rappresentato oltre la metà dell’export cosmetico italiano verso questo mercato con 127 milioni di euro e una crescita del +29%. In seconda posizione la profumeria alcolica, quasi 82 milioni di euro e una crescita di oltre 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente; seppur a distanza, seguono i prodotti per il trucco, 19,3 milioni di euro, con un’ottima performance che fa raddoppiare il valore di questa categoria cosmetica (+122%). Con le sole prime tre famiglie di prodotto, l’export cosmetico italiano concentra circa il 93%, a valore, del totale destinato verso questo mercato. Nel 2018 il fatturato globale del settore cosmetico in Italia ha sfiorato gli 11,4 miliardi di euro, di cui il 42% destinato all’export. Proprio questa marcata vocazione all’internazionalizzazione ha permesso di generare un saldo commerciale positivo di oltre 2,7 miliardi di euro. Allargando lo sguardo all’intera filiera cosmetica il valore del fatturato complessivo ha superato nel 2018 i 16,2 miliardi di euro con un trend di crescita di 2,4 punti percentuali.
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