Si potrebbe riassumere così “le eccellenze della buona imprenditoria si riconoscono nel tempo del bisogno”. È proprio così che Kemon e Ingram, due storiche aziende toscane della Valtiberina, hanno riconvertito parte delle loro linee di produzione per distribuire prodotti necessari a contrastare l’epidemia di Covid-19.
Da questa felice collaborazione ne nasce un kit dedicato ai saloni e studiato per la sicurezza di acconciatori e clienti, pronto in vista della riapertura delle attività commerciali.
Il kit prevede l’essenziale: mascherine in cotone lavabile (a cura di Ingram) e prodotti igienizzanti, visiere e guanti protettivi (a cura di Kemon). L’iniziativa di unire i know-how e le diverse professionalità aziendali nasce dalle volontà di Francesca Nocentini (Kemon Marketing manager) e Tommaso Inghirami (Ingram Sales manager).
Riconvertendo parte delle loro linee di produzione, entrambe le aziende hanno deciso di uscire dalle loro consuetudini produttive, facendo ricorso al know-how della loro ricerca per mettere a disposizione prodotti al momento indispensabili e sicuramente apprezzati anche in futuro.
Kemon, azienda nata nel 1959 a San Giustino, di proprietà della famiglia Nocentini, che produce per il settore beauty immagini, servizi e prodotti per il mercato internazionale degli acconciatori, e Ingram, marchio leader nel settore della camiceria, fondato nel 1949 a Sansepolcro e di proprietà della famiglia Inghirami, hanno così sfruttato la loro complementarità per contrastare, insieme, l’epidemia di Covid-19.
“Quella che Kemon e Ingram hanno creato è una sinergia che affonda le sue radici in una storia aziendale costruita sugli stessi valori familiari, e in un’attenzione particolare al tessuto socioeconomico del territorio, che entrambe le nostre aziende condividono – spiegano Francesca Nocentini e Tommaso Inghirami –. Credo che questo momento storico che ci impone distanza fisica, abbia in realtà offerto alle nostre aziende un’occasione unica di venirsi incontro e, nel farlo, di dimostrare la loro eccellenza. Non tanto dal punto di vista tecnologico, di know-how o di design, poiché gel lavamani e mascherine sono prodotti semplici; ma piuttosto perché di tutte le qualità della buona imprenditoria italiana (ingegno, flessibilità, solidarietà, radicamento nel territorio, visione) noi, insieme, stiamo dando un grande esempio”.
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